Dopo la conclusione dei processi relativi ai più inquietanti delitti compiuti ad Atri sul finire dell'Ottocento (l'omicidio di Donna Leonilde Catucci e lo scempio del 12enne Luigi Scena) oscure e misteriose presenze fanno intuire che, forse, non tutta la verità è stata svelata. Lo scenario è apparentemente mutato, ma forme e costumi che altrove la civiltà ha cancellato sopravvivono come inveterate forme di natura feudale. Le ombre e i dubbi permangono; del caso Scena nessuno parla palesemente, ma molti vi accennano in segreto, con velate allusioni. Alcuni testimoni subiscono vicende giudiziarie nelle quali vedono la presenza di una “corda che suona”, che non riescono ad individuare con certezza.

In un complesso quadro di omicidi, interrogatori, istruttorie e processi, nei quali i protagonisti sono sempre di più il popolo minuto e gli abitanti del contado, una palpabile tensione cresce via via, fino ad arricare, con una corale partecipazione, all'evento centrale: l'assalto al Municipio. Poi un inaspettato ritorno sulle tracce degli antichi delitti…