«Questa seconda traversata atlantica fu per me entusiasmante, vivevo una sensazione di pace e serenità, nonostante avessi ben presente il ricordo di tutti i sacrifici e delle privazioni del passato e il timore di perdere in futuro questo stato di grazia. La nave si allontanò lentamente dalla banchina e iniziò il nostro viaggio verso il Venezuela. A bordo gioivamo di un'atmosfera romantica. L'immensa distesa d'acqua, la scia lasciata dalla nave, i gabbiani, l'odore salmastro, il cielo stellato facevano da cornice a quel viaggio, che sembrava un appuntamento con la felicità».