L'osteria, piena nelle presenze ai tavoli, sfornava vino e birra. L'inevitabile allegria sfociava in un sano sfottò. Quello preso più di mira era Silvano, negli ultimi giorni giravano strane voci, pare fosse entrato nelle grazie di Mirella la tabaccaia, nubile, per passione si dedicava solo alla sua attività, evitando pettegolezzi e dicerie, ma quando una notizia gira, magari ingrandita e fantasticata, si dice che un fondo di verità ci sia.

“Allora Silva'… se lo fuma il sigaro la signora?” chiesero i presenti in osteria.

“Chi, signora, che ne so? So che Garibaldi… portava la camicia rossa pe' ‘n fa' vede' che beveva, voi ‘n ciavete pensate.”

Una risata sguaiata accusò il colpo. Silvano aveva dei problemi e spesso trovava la risposta giusta alla domanda sbagliata, la difficoltà l'aveva se la domanda era giusta.

“Sì, sì, fa lu giullare, ma sse sigarette come te li cumbre?” ribadì la compagnia.

“Nghe stu cazze me li compre.”

Domanda giusta, risposta sbagliata.